Anemia Stanchezza Carenza di Ferro Cosa Fare
Molto spesso un torpore continuo, la stanchezza che si prova in alcuni momenti della giornata potrebbe essere legata ad una carenza di ferro, ovvero ad un’ “anemia“. Non sempre è così, ma bisogna capire se veramente ci troviamo di fronte ad un problema del genere in modo di attivarci e prendere le giuste contromisure.
Come capire se è anemia
All’inizio l’anemia sideropenica (cioè da carenza di ferro) è asintomatica, ma con il tempo può provocare diverse alterazioni. Individuare l’origine di questa carenza (le cause sono molteplici) e ristabilire i giusti livelli di ferro è fondamentale per risolvere il problema ed evitare disturbi alle funzioni vitali dell’organismo.
In generale si parla di anemia nella donna quando dalle analisi del sangue risultano meno di 12 g/dl di emoglobina, ma i valori possono variare anche sensibilmente da persona a persona. Il tuo medico può ritenere che un’emoglobina leggermente più bassa (tra 10,5 e 11,8) sia normale se sei in età fertile, a causa
della perdita di sangue e di ferro che si verifica con le mestruazioni.
Lo stesso valore dopo la menopausa, però, può meritare ulteriori analisi. Inoltre, per sapere se l’anemia è di tipo sideropenico occorre fare altri tipi di analisi del sangue, ad esempio conoscere i valori di:
- sideremia, cioè la quantità di ferro presente nel sangue non legato all’emoglobina;
- ferritina, cioè il deposito di ferro presente nell’organismo,
- transferrina, la proteina che trasporta il ferro nell’organismo (acido folico, vitamina B12, reticolociti)
L’importanza del ferro
Perché il ferro è così importante per la salute? Questo minerale è essenziale per la formazione dell’emoglobina, una proteina che si trova nel sangue e che trasporta l’ossigeno a tutto l’organismo. Una carenza anche minima di ferro provoca infatti disturbi alle funzioni vitali dell’organismo, dalla funzionalità del cervello, dei muscoli, dell’apparato digestivo, e di quello immunitario.
La dieta
Il pallore è solo uno dei sintomi della mancanza di ferro. La situazione estrema. Il pericolo maggiore di un’anemia continua e severa è che la carenza di ossigeno disponibile influisca su organi vitali (come il cuore), riducendone la funzionalità. Senza arrivare a questi estremi, l’organismo accusa la scarsità di ossigeno sotto forma di lievi alterazioni della salute. Se noti diversi di questi segnali, dillo al tuo medico. È possibile che ti prescriva degli esami del sangue.
Perchè siamo carenti di ferro
Quali fattori fa sì che diminuisca la quantità di ferro nell’organismo? Ci sono molteplici ragioni che possono causarne una graduale riduzione.
Curiosamente, nella donna è facile che si sommino diverse cause, rendendola più incline a soffrire di anemia. Scopri se è il tuo caso, specie se hai notato qualche sintomo che indichi un basso livello di ferro.
Tieni presente che una donna ha bisogno di 18 milligrammi di ferro al giorno, che si ottengono attraverso l’alimentazione. Pertanto, a volte, l’origine
dell’anemia sta nel piatto. Le diete miracolose, che molte donne seguono alla leggera, sono colpevoli silenziose di molti casi di anemia. È molto importante mangiare di tutto. Per garantire la dose quotidiana di ferro è fondamentale che una dieta (anche se povera di calorie) contenga alimenti di tutti i gruppi nutrizionali.
Per esempio, anche se le verdure sono fondamentali e molto sane, una dieta stretta basata solo su di esse può portare ad anemia, perché il ferro ottenuto dagli alimenti di origine animale è di tipo “eme” (cioè proviene dal sangue) e si assimila molto meglio rispetto a quello di origine vegetale (che è detto “non eme”).
Il ciclo
Spesso l’assunzione di ferro è corretta ma l’organismo può perdere sangue (con le mestruazioni o le emorroidi, o donandolo) perdendo anche il ferro in esso
contenuto. Così, una persona, se queste situazioni si ripetono spesso, può diventare anemica.
Se hai mestruazioni abbondanti. In questi casi la necessità di ferro non deve essere inferiore a 18 mg al giorno perché se ne perde molto con il ciclo. Se hai le emorroidi. A volte si ha un microsanguinamento, modesto ma costante, che in certi momenti, soprattutto se il problema persiste a lungo, può finire per causare una perdita di ferro anche rilevante.
Problemi all ‘intestino
Il nostro organismo assorbe il ferro contenuto nei cibi nel tratto superiore dell’intestino tenue. Qualunque alterazione grave di questa parte dell’apparato digerente può comportare tra le altre cose anche una carenza di ferro. Se vai in bagno più volte al giorno rispetto alla maggior parte delle persone, gli alimenti ingeriti non restano a sufficienza nell’intestino e di conseguenza potresti non assorbire tutto il ferro in essi contenuto. Se soffri di celiachia, intolleranze
alimentari (come quella al lattosio o alle proteine del latte) o di sindrome dell’intestino irritabile, può succedere la stessa cosa, perché questi stati
causano con frequenza episodi di diarrea.
Cosa fare se si è anemici
Il modo di trattare l’anemia sideropenica dipende da ciò che provoca la carenza di ferro. Così il medico può stabilire il giusto trattamento.
In caso di carenza di ferro, l’ alimentazione può non essere sufficiente. È necessaria una terapia farmacologica, che comunque è abbastanza semplice, poiché si somministra per bocca. L’unico inconveniente è rappresentato dai disturbi che il ferro può dare allo stomaco in alcune persone, con nausea, vomito. Il problema si risolve provando diversi preparati e iniziando con dosi molto basse che, se tollerate, vengono aumentate gradatamente.
A 15 giorni dall’inizio della terapia il medico ti prescriverà nuove analisi cliniche per controllare se stai assimilando bene il ferro. Dai risultati si potrà capire se la terapia funziona oppure no. A volte sono necessarie alcune settimane affinché i valori di emoglobina si normalizzino. Tuttavia non sempre questo
risultato comporta la fine del trattamento.
Possono essere necessari anche alcuni mesi per riuscire a ristabilire del tutto i livelli di ferro. Se questo non accade, bisogna cercare di nuovo la causa dell’anemia o valutare se sono presenti perdite di sangue oppure se è in atto un malassorbimento del ferro. Se non si raggiunge l’obiettivo perché c’è un problema di assorbimento o perché il ferro per bocca non si assimila bene, si può ricorrere a iniezioni, che necessitano dello stesso tempo di trattamento.