Covid 19 e caduta dei denti: esiste una relazione diretta?

Se la pandemia da Covid-19 necessiterà ancora di alcuni mesi di tempo per giungere (speriamo) ad una definitiva conclusione, molti esperti hanno iniziato a studiare quelle che sono le possibili conseguenze che ha determinato non solo a livello psicologico, ma soprattutto a livello fisico. In questo caso il riferimento è a tutti coloro che hanno affrontato quest’esperienza direttamente, sconfiggendo il virus e convivendo con gli strascichi della sua azione sull’organismo.

Interessante è soprattutto comprendere quali effetti collaterali si rischia di avere nel medio-lungo periodo sul cavo orale, in particolar modo nei pazienti risultati positivi e successivamente guariti.

Già negli scorsi mesi si è riscontrato un aumento preoccupante di casi di bruxismo (il digrignamento involontario dei denti, che si genera in particolar modo quando si è sottoposti ad elevati livelli di stress), con conseguente aumento di casi di fratture dentali, danneggiamento dello smalto dentale, ipersensibilità al caldo ed al freddo. Quella del bruxismo è una problematica per certi versi attesa, in quanto siamo stati tutti sottoposti ad un livello di stress emotivo particolarmente elevato, e l’organismo cerca spesso una valvola di sfogo che può trovare per l’appunto nel digrignamento inconsapevole.

Indebolimento del cavo orale e perdita dei denti: cosa sappiamo?

Un ulteriore interrogativo che viene da porsi è per certi versi ancor più allarmante: chi si trascina le conseguenze fisiche del Covid-19 rischia anche un indebolimento della dentatura del cavo orale al punto tale da arrivare alla perdita dei denti?

Nonostante, lo sottolineiamo, non ci siano degli studi che abbiano dimostrato una correlazione sicura tra caduta dei denti e Covid-19, alcuni pazienti americani positivi sono dovuti ricorrere in seguito a cure specifiche per aver perso uno o più denti in modo netto e senza segnali che facessero comprendere il tipo di problematica in corso (nessun sanguinamento gengivale, nessun dolore riscontrato, tutti sintomi che si riscontrano al verificarsi di malattie parodontali).

Di sicuro non è il caso di incutere timore in chi legge, poichè questi casi segnalati rimangono delle assolute rarità, ma è senza dubbio interessante cercare di comprendere come il Covid possa agire in modo più o meno diretto.

Un buon punto di partenza può essere il fatto che il Covid-19 sembra attaccare i vasi sanguigni, non consentendo al sangue (che si coagula) di raggiungere in modo corretto sia gli organi vitali che i tessuti. La correlazione con i denti può derivare dal fatto che le gengive e la polpa dentaria sono zone particolarmente vascolarizzate, di conseguenza si potrebbe verificare un danno (una carente vascolarizzazione di questi tessuti), anche permanente.

L’ostruzione dei vasi sanguigni potrebbe spiegare perché alcuni pazienti hanno perso i denti senza riscontrare dolori o perdite ematiche, ma bisogna comunque sottolineare che i pochi casi verificatisi non possono rappresentare una sicura correlazione in eventi già particolarmente rari.

Un altro spunto di riflessione può derivare dai cosiddetti recettori che regolano la pressione sanguigna e che vengono utilizzati dal Covid-19 per riuscire ad entrare nelle nostre cellule, facendosi così strada all’interno dell’organismo.

Il cavo orale è in questi casi particolarmente a rischio proprio perché ricco di questi recettori, e crea pertanto un habitat ideale favorendo la riproduzione del virus, con conseguenti effetti nel medio-lungo termine che possono portare anche alla caduta dei denti.

Ancora poco si sa sugli strascichi che questo virus può portare nell’organismo, soprattutto nel medio-lungo periodo, quindi è ancora presto per capire quali siano le reali conseguenze sul cavo orale. Probabilmente la correlazione tra problematiche dentali e Covid può essere la mancanza di cure efficaci e di prevenzione.

Molti pazienti non hanno avuto modo di poter accedere ai trattamenti odontoiatrici non solo durante la primavera, ma anche nelle ultime settimane, in quanto alcuni studi odontoiatrici non hanno riaperto per lungo tempo, o hanno visto limitare i propri interventi esclusivamente a quelli più urgenti, rimandando di conseguenza i trattamenti di igiene orale professionale.

La prevenzione mai come in questi casi può diventare di fondamentale importanza per evitare che l’aggravamento delle condizioni gengivali post Covid possa portare a conseguenze spiacevoli. Non possiamo sottovalutare il fatto che la presenza di questo virus nel nostro organismo possa aver portato ad un indebolimento delle strutture del cavo orale, di conseguenza chi non ha preso un appuntamento con il proprio dentista per effettuare un trattamento di igiene orale è bene che lo faccia quanto prima. Nell’attesa il consiglio è sempre il solito, ossia quello di lavarsi i denti ad ogni pasto e di farlo nel modo corretto, utilizzando anche il filo interdentale.

 

Fonte NYTIMES

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